Perché i cittadini intendono difendere il Punto Verde Qualità
del Parco della Madonnetta.
In risposta alla contabilità coatta (in tutti i sensi!) da
parte del Comune di martedì, vorrei rispondere in termini economici. Un
investimento economico può essere buono o cattivo e i parametri che lo
determinano sono diversi ed articolati.
1-
L’investimento iniziale è stato completamente
impegnato per la costruzione dell’opera, senza sprechi?
Nel caso del Parco della Madonnetta
l’intera somma stanziata è stata oculatamente spesa per realizzare opere senza
sprechi. Merito della professionalità del concessionario: una famiglia di
sportivi, che sono cresciuti nel e per il tennis, e di costruttori. Sapevano
come costruire ed ottimizzare l’opera. Quindi non ci sono stati sprechi e tutti i soldi sono stati spesi bene.
2- L’investimento
era in parte pubblico (con un mutuo) ed in parte privato (della famiglia
Ciabocco). I soldi sono stati fisicamente impegnati, compreso un fondo di
garanzia, che l’amministrazione ha utilizzato per coprire un altro cantiere,
ossia i soldi dei Ciabocco, sono stati dati ad altri! I Ciabocco, che sono intervenuti con i soldi in proprio non avevano
interesse a far fallire l’impresa!
3-
L’impianto
sportivo segue rigorosamente le Norme prescritte dal CONI, che lo portano a
poter ospitare gare di alto livello sportivo.
4-
La
qualità dell’attività sportiva normalmente svolta è di alto livello,
proporzionale al livello di struttura sportiva. Le discipline svolte in questi
anni, avevano elevata prestazione come anche il livello dei tornei e delle
gare. (tornei di serie A, nazionali, …)
5- Il
parco di 21 ettari è stato piantumato con abilità e mantenuto con cura. Essenze arboree, come sistemazioni esterne
di vario genere, sono elencate nei
prezzari e nei tariffari ufficiali… ossia hanno
un relativo costo e peso patrimoniale. Un bosco ha un costo, come anche un
viale o un fosso. Ci sono migliaia di piante, percorsi ben tenuti, arredi
urbani e aree giochi, sistemazioni per l’evacuazione delle acque meteoriche…
Questo ultimo valore economico cresce
nel tempo e si consolida nel tempo, in modo proporzionale alla crescita di
un bosco. Inoltre, in una zona di “pantano come era originariamente quella del
Parco, i danni evitati, a valle, per le inondazioni meteoriche provocate dalla
speculazione Pulcini a monte, sono monetizzabili. I fossi hanno evitato
ulteriori allagamenti! Il risparmio per
la riparazione dei danni ha un peso economico!
6- Se
un intervento ed un’opera qualificano una zona ed un’area urbana, aumentano il
parametro e gli indici di valore patrimoniale di quella zona. L’intervento del
Parco della Madonnetta ha radicalmente qualificato in positivo tutta
quell’area. Anche il valore patrimoniale
degli edifici intorno ha acquistato valore.
7- Parametro
sociale. Anche questo ha un valore. Il Parco della Madonnetta è stato il Parco
di aggregazione sociale di ben 5 quartieri (se non di più!) di differente
estrazione sociale, che ne hanno convogliato l’utenza. Il risultato
–stranamente!- è stato di incremento verso l’alto della qualità. E’ migliorata
la qualità della vita e quindi la qualità degli atteggiamenti sociali. Parametro sociale positivo ed in crescita!
8-
Parametro legale. Il Parco della Madonnetta sembra terra consacrata. Andate a
verificare con i vostri occhi. Il gestore Andrea Ciabocco è stato inoltre il
primo a denunciare il malaffare dei VQ e del Comune di Roma.
9-
Paramento di benessere. Il Benessere elargito dalla bellezza visiva e dalla salute ambientale,
conferisce salute fisica e risparmio per la comunità in termini di welfare.
Studi accreditati dimostrano che vivere vicino ad un Parco ed usufruirne,
allunga il benessere e le aspettative di vita. Parametro anche questo positivo
ed in crescita.
1- Parametro
tempo. Nel caso di un Parco, il verde e gli alberi crescono e aumentano di
valore economico. Un albero ad alto fusto costa e quindi vale di più di un
albero giovane. Direi che con il tempo, il
valore del verde ha incrementato l’opera di almeno un 25% in più…
In conclusione l’opera, di
proprietà pubblica, è cresciuta in modo esponenziale di valore, grazie al
lavoro e agli investimenti controllati, tutelati, onesti e lungimiranti dei
Ciabocco. Non ci sono dati negativi in tal proposito, sul valore dell’opera in
se e sul patrimonio della Comunità. Il Parco della Madonnetta è l’unico PVQ di
Roma che possa vantare questi parametri in positivo!
Perché allora vogliono togliere la gestione ai Ciabocco??? Per
alcune rate di mutuo non pagate e che in percentuale tra ciò che è il valore
–iniziale!- dell’opera incidono per meno del 10% circa. E’ come se si comperasse
una casa che vale 100, non pago 10 di mutuo e… mi tolgono la casa! Così, senza
rinegoziare il mutuo e senza restituirmi la mia parte di investimento (nel caso
dei Ciabocco circa il 35% dell’investimento iniziale) o almeno riconoscermene
una parte. Chiaro che ho banalizzato il calcolo, ma rendendolo grottesco è più
o meno così!
Aspetto invece comico è che il Comune, dopo la revoca al Concessionario per la quale c’è un
ricorso al TAR pendente, si è sentita autorizzata di effettuare –su un totale
di 11 sopralluoghi- il quarto sopralluogo a Roma (i primi 3 sopralluoghi erano
in P.V.Q. di indubbio malaffare) per inventariare, udite, udite: I BENI MOBILI!!!
Ossia, GLI IMPIEGATI DEL COMUNE HANNO INVENTARIATO GLI ARREDI ED I SOPRAMMOBILI!
Da testimonianze dirette, hanno contato, nel ristorante del Parco, le forchette
ed i coltelli. NON HANNO COMPUTATO TUTTO
IL RESTO!!!
Poi uno dice che i cittadini si risentono! Poi uno dice che
non crede più nello Stato e nelle amministrazioni! Se applicassimo lo schema di
valutazione sopra esposto, il Comune –entità astratta come si sono permessi di
definirlo i “computatori”- risulterebbe scadente e direi avariato!
Voto 10 al Parco
della Madonnetta e al lavoro dei Ciabocco, voto 0 spaccato al Comune!
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