giovedì 28 aprile 2016

Affiorano scheletri! -Diego della Vega

Affiorano scheletri!

Ci sono voluti anni di infiltrazioni cialtrone per distruggere una città, ma ci sono riusciti!
Per caso, compare un documento. Per caso, affiora un reperto. Una “Conferenza Urbanistica Municipale” presentata il 9/06/2014 con oggetto la trasformazione urbana del X Municipio:
 Il logo ufficiale è quello di Roma Capitale. Il Sindaco di allora era Ignazio Marino. L’allegra brigata municipale, quella del presidente Andrea Tassone. L’assessore all’urbanistica, arch. Giacomina di Salvo.

In questo documento si fanno delle analisi statistiche, che dovrebbero supportare le trasformazioni del X Municipio e viene riportata una situazione urbanistica, che dovrebbe copiare quanto stabilito sul PRG.
Il Parco della Madonnetta (21 ettari, il quarto parco di Roma!) nel PRG è colorato di verde e riporta in legenda: area di verde configurato ed attrezzato, nonché definito “centralità locale” (n.6).
“…I fattori che hanno determinato la loro individuazione sono essenzialmente : - il sistema della mobilità che ne consenta la messa in rete; - il rafforzamento dell’identità sociale; - la potenzialità alla trasformazione (aree, edifici da rifunzionalizzare, spazi pubblici da riqualificare/valorizzare); - la valorizzazione di memorie storiche che contribuiscano anch’esse a rafforzare l’identità locale.” (cfr. Del. Com. n.33 del 19/20 2003, pag.2). Cito ancora tra gli obiettivi: “…Trasformando in giardini e piazze attrezzate le aree vuote tra gli edifici dell’edilizia pubblica si verranno a creare spazi che potranno assumere così una funzione di scambio sociale tra i blocchi edilizi ora inesistente.” (cfr. Del. Com. n.33 del 19/20 2003, pag.131)

Accade invece che nell’analisi della “Conferenza Urbanistica Municipale” (di poca valenza giuridica, ma che equivale ad una “dichiarazione di intenti”!) e sulle mappe riportate nel documento prodotto, il colorino verde scompare per il Parco della Madonnetta. Peccato che il Parco della Madonnetta sia un appalto/concessione di Lavori Pubblici, ossia il Comune non può non essere a conoscenza della sua realtà e della destinazione!!! Basterebbe copiare! Eppure non compare mai come verde… E’ talmente poco identificato, che su quel documento quell’area così vasta e vuota viene campita! In una prima mappa di analisi tutta quella zona viene definita “città consolidata”, quindi in una mappa successiva la campitura con i confini esatti del Parco della Madonnetta diventa di un gialletto moscio rigato che in legenda riporta “ambiti da pianificare”!!! Certo una svista fantastica… Peccato che l’assessore all’urbanistica che avrà presentato questo prezioso documento, e che comunque non poteva non conoscere, abiti sopra al Parco. A volte le nefaste coincidenze!

Nel 2014 il TAR finalmente riconosce al concessionario il diritto alla Ridefinizione del Piano Economico Finanziario, che alcune azioni irresponsabili dell’amministrazione avevano fatto sballare. Dal 2008 il concessionario chiedeva questo suo diritto e nel 2014 viene finalmente riconosciuto dal TAR!

Per colpa di Saturno contro, L’AMMINISTRAZIONE NON SI SIEDERA’ MAI AD UN TAVOLO PER IL RIEQUILIBRIO DEL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO, che di diritto il concessionario chiedeva dal 2008. La conseguenza di questo “piccolo disguido” sarà che il concessionario non potrà più pagare alcune rate di mutuo ed il Comune si affretterà a delegittimare il concessionario, ad “estorcere” denaro alle associazioni che occupano il Centro ed il Parco, a mandare in malora il quarto parco di Roma, di cui –scopriamo ora- non ne era neanche a conoscenza! Altre meteore che colpiscono le vicende del Parco e lo feriscono a morte sono una serie di provvedimenti in zona Cesarini. Memorie di Giunta a pochi mesi dalla caduta del Sindaco firmate da chi voleva difendere il fiore all’occhiello dei P.V.Q. Adesso la Delibera Ricognitiva di Tronca, che a pochi mesi dalle elezioni sbaraglia tutti: prima ci sarà l’esecuzione del Parco poi il processo. Perché prima il Parco lo hanno ammazzato e poi forse (ma non è scritto sulla Delibera) si dovrà affrontare la Conferenza di Servizio…

Il gioco è quello del gatto ed il topo. Peccato che il RATTO NON E’ UN GATTO!


Diego de La Vega

3 commenti:

giacomina ha detto...

Gentile Sig. Ciabocco,
rispondo allo scritto datato 28 aprile 2016 a firma del Sig. de la Vega, da Lei ha pubblicato sul Suo blog e su profili social a lei riconducibili, e relativo alle Conferenze Urbanistiche del X Municipio, da me promosse e seguite con il ruolo di Assessore al Municipio.
Essendo stata direttamente citata, ritengo doveroso rettificare qualche informazione o interpretazione che ritengo erronea, cercando di andare oltre alle note di polemica e ai tentativi di discredito che emergono nello scritto menzionato.
L’iniziativa delle conferenze urbanistiche municipali, promosse in tutti i municipi dall’allora Assessorato capitolino alla Trasformazione Urbana, era finalizzata a sostenere percorsi partecipativi, aperti non solo a comitati, associazioni e semplici cittadini, ma anche a tutti gli altri portatori di interessi, quali imprenditori, gestori di aree e servizi, professionisti, ecc, per definire le cosiddette ‘Carte dei Valori municipali’, dove fossero individuate le risorse del territorio e alcuni obiettivi di riqualificazione, trasformazione, rigenerazione del territorio municipale.
SEGUE

giacomina ha detto...

Queste Carte dei Valori non hanno alcuna valenza giuridica, ma sarebbero potute essere utilizzate (in qualche municipio si è verificato) dall’Amministrazione nella verifica o correzione della linea programmatica in tema di pianificazione, trasformazione e manutenzione urbana. Il lavoro è stato svolto dai cittadini con l’aiuto dei tecnici di Risorse per Roma, che hanno poi redatto le Carte. Come Assessore del municipio ho creduto fortemente a questo lavoro, promuovendolo, diffondendo al massimo sia l’evento iniziale che i singoli tavoli di lavoro su tutto il territorio e aperti a tutti, affinché si potessero avere tempi e spazi adeguati di discussione. Ritengo che sia stato un processo trasparente, inclusivo e democratico, partecipato da cittadini, da comitati ed associazioni che hanno dedicato tempo ed energie per discutere, dare idee, informazioni, confrontarsi, e formulare proposte e progetti per il proprio territorio.
Fatta questa premessa, necessaria per dare il giusto merito all’idea dell’Assessore Caudo e del suo staff, al lavoro dei tecnici di Risorse per Roma e, non per ultimo, al contributo di quei cittadini del Municipio che hanno voluto partecipare, chiarisco che il documento da lei citato e linkato non è il documento conclusivo derivante dal processo di incontri e tavoli di lavoro, corrispondente con la cosiddetta Carta dei Valori, ma il documento illustrato dall’Assessore capitolino all’incontro introduttivo: un documento di inquadramento del territorio e delle previsioni del PRG.
Ritengo opportuno spiegare che l’elaborato specifico cui si riferisce il Sig. De la Vega, dove il perimetro del parco da verde (nel PRG) diventa ‘ di un gialletto moscio rigato che in legenda riporta ambiti da pianificare’(cit.), non è in contraddizione con quanto espresso negli elaborati di PRG, che assegnano all’area in questione la destinazione di verde e servizi pubblici di livello locale (appunto di colore verde). L’inserimento dell’area verde del Parco della Madonnetta nella categoria di ambiti da pianificare è motivato dal fatto che l’area è interessata da una centralità locale, che, come si legge dall’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del lo stesso PRG, ‘riguardano i luoghi più rappresentativi
dell’identità locale e corrispondono agli spazi urbani dove il PRG localizza le funzioni in grado di rivitalizzare e riqualificare i tessuti circostanti, oltre ai principali servizi necessari per la migliore organizzazione sociale e civile del Municipio’.

La loro eventuale trasformazione (che, per inciso, non significa esclusivamente ‘edificazione’, sebbene essa sia limitatamente consentita nelle aree a verde, ma principalmente riqualificazione degli spazi pubblici) viene definita da progetti o piani ‘esecutivi’ ( Progetto pubblico unitario), e quindi da un ulteriore strumento di pianificazione.
Al di là della dimostrazione sulla coerenza dell’elaborato in questione con le previsioni del PRG, penso che riconoscere nella pianificazione un legittimo strumento e un’opportunità per riqualificare, attrezzare e valorizzare a un sistema di spazi pubblici, sia assolutamente corretto. Gli allarmi generati dallo scritto del SIg. De la Vega o le allusioni al ritrovamento di documenti o ‘scheletri’ nascosti, sono stati a mio avviso generati da letture forse un po’ superficiali, pretestuose o decontestualizzate, della documentazione pubblicata sul sito del comune di Roma.
Sarebbe stato sufficiente, come cittadino o portatore di interesse, partecipare anche ad un solo incontro delle Conferenze Urbanistiche Municipali per capire che la destinazione d’uso a parco e servizio che il PRG ha assegnato all’area del Parco della Madonnetta, non correva il pericolo di essere negata o modificata.
Tutto questo a prescindere dalle allusioni sul luogo di residenza dell’allora Assessore municipale, che non credo interessi veramente a nessuno.

Cordialmente
Giacomina Di Salvo

giacomina ha detto...

P.S.: Nel caso lo ritenesse utile, anche come elemento di pari informazione per chi aveva letto e/o commentato, può inserire questa mia risposta come commento a seguire nel post da lei pubblicato nella pagina FB Salviamo il Parco della Madonnetta.

Andrea Ciabocco "Vi racconto come è stato ucciso un bel sogno" - Il Quotidiano del Litorale

http://www.ilquotidianodellitorale.it/parco-della-madonnetta-andrea-ciabocco-vi-racconto-ucciso-un-bel-sogno-video/