Bella razza i dirigenti comunali...
L'ex assessore Sabella li descrive come quelli dell'AD CULUM
PARANDUM e in molti casi la definizione è molto calzante.
Uno pensa che dovrebbero essere funzionari integerrimi con , al
primo posto, nelle loro azioni, il bene pubblico. Uno pensa.
Quando hai la sfortuna di confrontarti con la categoria scopri
che, purtroppo, la categoria è, spesso, mossa da altri interessi.
L'agire AD CULUM PARANDUM è certamente prevalente poichè non è
altro che l'agire solo ed esclusivamente in maniera da non causare problemi a
chi agisce. Se poi questo agire comporta conseguenze per chi subisce questo
agire, pazienza.
Esistono varie categorie:
1.il dirigente che ha avuto
la “visione” e che riuscirà a cambiare la vita dei cittadini. E’ di
solito un gran lavoratore e, di solito, non pensa al proprio arricchimento
personale da un punto di vista economico. Per realizzare la sua “visione” si
deve, per forza, contornare di servi sciocchi che poi tanto sciocchi non sono perché
alle sue spalle i servi commettono, spesso, reati favorendo qualcuno oppure
piazzando qua e la prodotti di ogni tipo.
2.IL FUNZIONARIO LAMENTOSO che a ogni occasione ti rinfaccia il
suo magro stipendio rispetto agli interessi che tocca con mano.
3. IL FUNZIONARIO RISOLUTORE che si propone per ogni cosa: un
piano finanziario, una pista di pattinaggio, un campo da paddle e cosi via.
4.IL DIRIGENTE INQUISITORE che si erge a giudice supremo e si
sostituisce all’ordine costituito in un delirio di onnipotenza assoluto.
5. IL FUNZIONARIO INVIDIOSO che considera tutti dei ladri e che
vive di pregiudizio.
6.IL DIRIGENTE TELEVISIVO che lavora in Comune per hobby ma che è
un personaggio al di fuori.
Tutti questi insieme sono partecipi dello sfascio totale. Tutti
questi insieme esercitano potere solo ed esclusivamente per tornaconto
personale.
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