Riflessioni N°52 - "E' stato proprio un verme"

Sentire qualche giorno fa dire"È stato proprio un verme" da chi non avrei mai potuto immaginare arrivasse a tanto mi ha fatto ricordare delle cose.
Mi ricordo che, prima di diventare il giustiziere, era, il protagonista della storia, un povero dirigente mobizzato mandato a dirigere un ufficio sfigato e pericoloso per fare in modo che,alla prima cazzata,lo avrebbero potuto far fuori definitivamente poichè il nostro protagonista nel passato si era distinto per un atto di coraggio, che in realtà era mosso dalla sua spropositata vigliaccheria,mettendosi per traverso a qualcuno molto potente.
Mi ricordo che, una volta saputo che, per mia sfortuna, ero ben introdotto nel partito che appoggiava Marino chiese in maniera esplicita di poter parlare con qualcuno per accreditarsi e farsi proteggere da quel dirigente potente che c'era sia con Alemanno che con Marino.
Mi ricordo che facemmo quello che lui desiderava e che qualche politico lo conobbe e lo accreditò come una persona seria e preparata.
Mi ricordo che letta la sua relazione mi spesi molto con gli altri concessionari a dire che finalmente c'era una persona seria che stava approfondendo, finalmente, la materia.
Mi ricordo che dopo che la delibera che scrisse a seguito della relazione tornò indietro, bocciata, dal grande dirigente da molto presente nell'amministrazione ci fu un cambiamento, il primo.
Mi ricordo che il secondo ci fu quando arrivò l'uomo con la stella.
La coerenza non è di questa terra.
L'importante è pararsi il culo.
L'importante è, ora, dopo aver commesso abusi e reati, raggiungere l'obiettivo sperando che così vadano in secondo piano le nefandezze delle quali si è macchiato.
Stranamente ora quei concessionari che si incazzavano quando dicevo che era serio e preparato sono totalmente silenziosi.
Mistero.