Il “CARTELLO CALCESTRUZZO”,
organizzazione criminale.
(cartello = manifesto in evidenza, calce = materia prima per
costruire, struzzo = animale che nasconde la testa nella sabbia)
Passeggiando nel mio quartiere, alzando gli occhi, mi sono
soffermata a guardare un ecomostro. La speculazione edilizia di una “caterva”
di appartamenti fu sequestrata perché erano stati realizzati più piani.
Ovviamente, il dissequestro fu rapidissimo –come se fosse possibile senza un
condono in corso, regolarizzare tonnellate di mc in più…- ed il cantiere è
giunto alla vendita degli immobili. Bizzarro il coronamento dell’edificio.
Un’architettura residenziale di maioliche e vetro, simil-minimal-tecno, che per
coronamento adotta il motivo architettonico delle smerlature fortificate! Un
vero e proprio castelletto sopra cubetti anonimi che solo la vegetazione rende
tollerabili. Mi sono chiesta perché? La logica di questa difformità stilistica?
Perché la mafia è pacchiana! Questa è la risposta
brutalmente vera! Il Cartello Calcestruzzo, organizzazione criminale e mafiosa,
è quindi pacchiano!
L’ignoranza sviluppa il gusto tipico della bassa estrazione
sociale, che non è quella contadina, di tutela e rispetto di Madre Natura e
della sua bellezza, ma quella che si nutre di altri ecomostri. E’ la firma di
Scampia! E’ la firma dello Zen! E’ la firma delle favelas! E’ la firma del
disagio sociale e della vendetta sociale!
La smerlatura è la firma della committenza barocca e
pacchiana, che ha commissionato l’ecomostro. Strano non trovarci qualche
nicchia con santini e madonne, avrebbe fatto “pendant”!
Aveva ragione Peppino Impastato quando raccomandava la
bellezza a difesa del Bene. “Se si
insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la
rassegnazione, la paura e l’omertà.”(P.Impastato)
Ho iniziato un gioco: Trova l’intruso! Osservo le
speculazioni e cerco la pacchianata. C’è sempre! Purtroppo è la firma del
Cartello Calcestruzzo. Indelebile come un'unghia lunga al mignolo, i capelli di
gelatina, le scarpe costose e brutte, i vestiti lucidi, le macchine possenti…
sono firme. Slot machine e flipper colorati che viaggiano come astronavi
pulsanti per presidiare un terreno conquistato. Conquiste da burini per
altrettanti zotici.
Mi dissocio. Il mio rango sociale non mi permette di
confondermi. La mia sensibilità e cultura non può esporsi al contagio. Lascio
agli zotici l’orrore del cattivo gusto.
Voglio però lanciarvi anche un altro indizio. I secondini
della democrazia, la manovalanza del Cartello calcestruzzo, sono altrettanto riconoscibili:
hanno una divisa. Sono squallidamente vestiti di completi insignificanti, lisi,
fumosi… Il braccio armato del “Cartello calcestruzzo” è la burocrazia gretta,
che si veste di squallore per garantire la slot machine. Uno sciame di blatte
che garantiscono e supportano la Bestia.
Non datevi arie. Sempre “zozzi” siete!
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