Il territorio del X municipio è sempre stato terreno di frontiera nelle mani della
speculazione edilizia e dell’abusivismo.
Il territorio è diviso in 2 zone di interesse: il litorale e l’entroterra.
Il litorale è sempre stato in mano alle famiglie dei balneari (Balini, Papagni, De Filippo,Petrini),
l’entroterra dei costruttori.
Il X municipio è il territorio nel quale maggiormente visibili sono i frutti di quell'alleanza
politico-affaristica che ha sfruttato i Mondiali di Nuoto 2009 per fare affari non sempre puliti
ma sempre privati ed è qui che più forte è la presenza del gruppo dei costruttori.
Il polo natatorio di Ostia si costruisce davanti a un noto stabilimento. Il concessionario dello stabilimento è un noto progettista sempre presente, a vario titolo, nelle realizzazioni sportive del territorio.
Un impianto dell'entroterra approfitta dei Mondiali per abbellirsi e uno dei soci è anche partecipe delle sorti dell'impianto della Roma Team Sport al Torrino tanto da fare un'eclatante dimostrazione sul tetto della piscina.
All'Infernetto nasce dal nulla un enorme Centro Sportivo che vanta tra i soci qualcuno che ha avuto a che fare con la Roma Team Sport e qualcun altro che qualche anno fa ha fatto parlare di se per vicende legate all'Ufficio Tecnico del X Municipio.
All'Axa l'Eschilo 1 si gonfia come un soufflè costruendo palestre e una nuova piscina e intanto con un'altra società costruisce il polo natatorio di Pietralata.
Gli ampliamenti di strutture private e di impianti sportivi comunali e il sorgere di nuovi impianti
sia pubblici che privati senza alcuna forma di programmazione e regolamentazione, hanno
portato a una sovrapposizione di bacini di utenza che, per la Madonnetta, ha significato il venir
meno dei presupposti del piano economico-finanziario posto a fondamento degli investimenti e
della gestione.
Alla luce degli accadimenti sopradescritti, più volte ma inutilmente è stata rappresentata la
necessità di procedere ad una revisione del piano economico-finanziario che, allungando il
periodo di restituzione dei mutui, consentisse la riduzione della rata (essendo CONCESSIONE DI
LAVORI PUBBLICI ciò è permesso dalla legge).
La conseguenza paradossale è che si è finito per favorire le speculazioni private rispetto ad una
struttura pubblica che mantiene a verde fruibile da tutti 21 ettari di parco!
Il CONI che aveva passato ai raggi x gli studi gestionali sul bacino di utenza della Madonnetta, in
contrasto totale con il suo operato precedente, ha permesso alla Federazione Nuoto di far
realizzare nuovi impianti e ampliamenti in impianti preesistenti.
ULTIMI ACCADIMENTI AL CENTRO SPORTIVO DEL PARCO DELLA MADONNETTA
La concessione è stata revocata esclusivamente per inadempimento nel pagamento delle rate
di mutuo. Il provvedimento è ancora al vaglio del TAR del Lazio essendo stato impugnato sotto
numerosi e diversi profili (tra i quali anche il tasso usurario del mutuo con l'Istituto per il
Credito Sportivo, alcune rate del quale sono state pagate dal Comune di Roma nonostante
Ciabocco avesse segnalato la circostanza).
L'Ufficio Extradipartimentale Punti Verdi Qualità ancor prima della discussione della sospensiva,
ha posto in atto una serie di azioni dirette, più o meno consapevolmente, a convincere i sub
concessionari di spazi ed impianti sportivi a rapportarsi con il Comune anziché con la
Polisportiva Ciabocco.
La Polisportiva Ciabocco ha continuato a gestire il
Punto Verde e i soggetti utilizzatori hanno scelto di non versare alla Polisportiva Ciabocco
quanto contrattualmente stabilito.
Ciò ha causato il collasso finanziario della Polisportiva che, priva di risorse, non ha potuto far
fronte ai propri impegni con la società fornitrice dell’energia elettrica che ha così interrotto la
fornitura nella mattinata del 27 ottobre.
La Polisportiva si è trovata costretta ad impedire l’accesso delle persone e delle autovetture
essendo le strutture sportive del tutto inutilizzabili ma nei giorni successivi le catene poste a
chiusura del cancello di ingresso sono state tagliate e sono iniziate attività sportive senza alcun
rispetto dei requisiti di sicurezza per i frequentanti e per le strutture.
Il 2 novembre il Direttore dell'Ufficio Punti Verde con una nota formale ricorda alla Polisportiva
Ciabocco che essa è obbligata alla custodia e guardiana del Punto Verde Qualità.
A fronte di questo stato di cose Andrea Ciabocco in proprio e nella qualità di Amministratore
della Polisportiva in data 30 ottobre ha presentato ai Carabinieri di Acilia una denuncia querela
che è stata assegnata al Sostituto Procuratore dott. Orano.
Dopo la scoperta che una delle società sportive all'interno del centro sportivo era detenuta al 50% da Fabrizio Testa (Mafia Capitale) e la conseguente richiesta di interdittiva antimafia al Prefetto Gabrielli, il Direttore dell'Ufficio Punti Verde si trova costretto a prendere un provvedimento per l'allontanamento delle società sportive presenti nel centro sportivo motivandolo per la S.S.D. La fenice 2009 con la presenza nella società del Testa e per le altre poichè non in possesso delle necessarie autorizzazioni.
Da allora il Centro Sportivo è preda dei vandali e dei ladri.
Singolare quello che che ho scoperto pochi giorni fa e cioè che il 12 novembre il Direttore dell'Ufficio Punti Verde aveva fornito con una nota formale l'IBAN della Tesoreria del Comune al "Comitato Pro Madonnetta" e poi il 25, 13 giorni dopo, con una nuova nota formale chiede alle associazioni di dimostrare il titolo della presenza nel centro sportivo per una eventuale "gestione provvisoria". Quindi, mandami i soldi così poi davanti al fatto compiuto potrò regolarizzarvi la posizione.
Singolare anche la composizione societaria della S.S.D. La fenice 2009 a cavallo tra il 2011 e il 2012. Una società della quale fanno parte a vario titolo la maggior parte degli imprenditori "sportivi" del territorio detiene il 100% delle quote. Singolare, veramente singolare.
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