venerdì 29 luglio 2016

RIFLESSIONI N°62 - "Ha detto che devi morire..."

"Ha detto che devi morire..." Una barzelletta sconcia di quando ero ragazzo finiva cosi. Evito di ricordare per quale ragione dovesse morire il protagonista della barzelletta.
Bisognerà morire, prima o poi, come per esempio quelli che si trovano nel braccio della morte dei penitenziari americani.
Quando uno è condannato la sua sorte è irreversibile ma ogni tanto c'è il miracolo e un giudice può sospendere l'esecuzione per approfondire le indagini.
Tutto può succedere meno quando hai a che fare con l'amministrazione comunale.
Può succedere che venga fatta una revoca di una concessione. Una revoca ingiusta, illegittima, infondata. Una revoca basata su un evidente mancanza di volontà a prendere in considerazione la possibilità di rivedere un piano economico/finanziario saltato a causa dell'inefficienza della stessa amministrazione che fa la revoca. Può succedere che per salvaguardare l'interesse pubblico sarebbe opportuno sospendere "l'esecuzione" e aprire un tavolo per riconsiderare totalmente la situazione.
Non lo faranno mai. Non hanno la dignità morale e l'onestà di mettersi in discussione e magari ammettere di aver valutato male la situazione e di non aver applicato correttamente il codice degli appalti.
Credono che la soluzione migliore è quella di premere il grilletto oppure di dare la scossa o di fare l'iniezione letale.
Non è questa la soluzione. Non avete considerato quanto bene ho lavorato in questi anni. Sarete perseguitati dal confronto con ciò che di buono ho fatto.
Premete il grilletto e perderete.

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