domenica 25 settembre 2016

NONA PILLOLA DI CIANURO

NONA PILLOLA DI CIANURO

La legge è uguale  per tutti…magari…
E’ da anni che mi batto per avere una revisione del piano economico/finanziario avendo, come oramai molti di voi sanno, una sentenza del Tar che mi riconosce il diritto soggettivo a tale riequilibrio. Anni di lotte a tutti i livelli per venire alla fine revocato e per sapere che l’amministrazione come unica soluzione ha quella di applicare le regole del Nuovo Piano Regolatore Generale e quindi permettere la costruzione di più di 20.000 metri quadri distruggendo , di fatto, il parco.
Perché tanto accanimento? Rispondete voi ma sappiate che, ad esempio, nel 2008, e cioè quando chiedevo, inascoltato, di passare alla seconda convenzione con le banche accadeva che con una Delibera dell’allora Commissario straordinario di Roma Capitale si decideva di ridurre il canone per un’area assimilata ai Punti Verdi Qualità da € 883.940,00 annui a  € 521.880,00 fino a € 172.512,58!!!! Avete capito bene da € 883.940,00 a € 172.512,58…La stima a € 883.940,00 era stata effettuata da un Tecnico del Dipartimento III. Il concessionario quindi produsse una sua stima e alla fine l’Amministrazione Comunale ritenne congrua e vantaggiosa la stima di € 172.512,58.
Che mistero ci sarà sotto? Perché l’Amministrazione disconobbe l’operato di un proprio Tecnico? Non ho risposte ma quello che mi interessa mettere in evidenza è che quando c’è un effettivo interesse a riqualificare e a valorizzare un’area l’Amministrazione è disposta a investirci.
Probabilmente il Parco della Madonnetta non è cosi importante.
Un altro esempio più recente è una mozione presentata dall’On. Celli che richiedeva  per gli impianti sportivi comunali:
1) Trasformazione del rapporto di concessione in diritto di superficie;
2) Rinegoziazione dei mutui, con un allungamento dei termini e conseguente riduzione della rata annuale;
3) Sospensione della quota capitale dei mutui in essere, mantenendo il pagamento degli oneri finanziari per un biennio (moratoria biennale del mutuo);
4) Possibilità di alienazione del bene (c.d. diritto di proprietà).

A giustificare queste richieste argomentava:
“Il vero problema è che negli ultimi anni la città ha assistito ad un incremento non omogeneo degli impianti sportivi……” e ancora…” Dell’impianto sportivo, appunto, non dei Punti Verde Qualità, dei quali non si parla nella mozione.
I PVQ hanno convenzioni differenti (non praticano tariffe convenzionate ma si muovono nel libero mercato); hanno realtà tipologiche diverse (gli impianti sportivi si riducono ai campi sportivi ed annessi servizi, i PVQ, invece, oltre a strutture anche commerciali, come mission hanno la gestione di aree e parchi pubblici che tali devono rimanere); hanno, infine, ben note problematiche a conoscenza di tutti che non hanno minimamente sfiorato l’impiantistica sportiva comunale.”

Gira voce…Roma è un paese…che si stia studiando per gli impianti sportivi comunali revocati, alcuni dei quali con revoca passata in giudicato al Consiglio di Stato, la possibilità di allungare il piano di ammortamento.
I Punti Verdi Qualità, come è riportato dall’On. Celli “hanno, infine, ben note problematiche a conoscenza di tutti che non hanno minimamente sfiorato l’impiantistica sportiva comunale.” E queste problematiche sono quelle legate ai noti fatti dei quali si è interessata più volte la magistratura. Ricordo all’On. Celli che quei fatti hanno coinvolto solo alcuni PVQ e che la maggioranza degli stessi sono gestiti da persone oneste che sono vittime delle azioni di pochi.
Ricordo ancora all’On. Celli che alcuni PVQ hanno degli oneri che nessun Impianto Sportivo Comunale ha neanche lontanamente e che svolgono un servizio pubblico enorme. Ricordo ancora che a proposito delle tariffe bisognerebbe stare attenti poiché sarebbe opportuno andare a controllare seriamente sull’effettiva applicazione di tale regola e, ancora, vorrei riflettesse che la tariffa la fa il mercato e che in questo momento, spesso, le tariffe comunali sono al di sopra di quelle di mercato e quindi, spesso, gli impianti sportivi all’interno dei PVQ, specialmente se vicini a un Impianto sportivo Comunale sono costretti ad applicare le tariffe comunali.

L’ultima riflessione è semplice…l’unione fa la forza e quindi è ridicolo dividersi alimentando, purtroppo, pericolose divisioni.

La conclusione è che del verde e del servizio pubblico e del benessere derivato non interessa nulla a nessuno…e questo ve lo spiegherò nella prossima “rubrica”: SUPPOSTE DI CIANURO!!!!






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