martedì 20 settembre 2016

SETTIMA PILLOLA DI CIANURO

SETTIMA PILLOLA DI CIANURO

Premetto che a livello giuridico sono totalmente impreparato però anni e anni di lotte contro l’amministrazione comunale un po’ di competenza me l’hanno regalata anche se ne avrei fatto veramente a meno.
La legge dovrebbe essere chiara, alla portata di tutti, basata sul buon senso. La mia esperienza , purtroppo, mi ha dimostrato che non è cosi e che il buon senso, specialmente, quando si è in mala fede è totalmente assente.
Quando presentai istanza la Tar del Lazio per poter usufruire della seconda convenzione con le banche ho toccato con mano questa realtà.
Al momento della mia istanza 2 concessionari erano già passati alla citata convenzione e sapete cosa scrisse l’avvocatura del comune nella memoria difensiva?
Dopo aver affermato, giustamente, che la convenzione/concessione faceva riferimento al  Bando originario e che i rapporti tra l’amministrazione e il concessionario erano regolati dalla Delibera 84/1998 si dice che “questo comporta, chiaramente, che non è possibile procedere alla revisione di una singola concessione/convenzione in quanto tale atto determinerebbe un’alterazione della par condicio dei partecipanti  con l’evidente lesione dei principi del buon andamento e dell’imparzialità dell’Amministrazione. La giurisprudenza ha riconosciuto che ogni qualvolta che l’Amministrazione possiede la discrezionalità sull’an dell’avvio del procedimento, non sussiste alcun obbligo a provvedere…”
Quindi per le altre 2 società concessionarie ‘Amministrazione ha provveduto al passaggio alla seconda convenzione in virtu’ di quale principio?
Perché con loro l’Amministrazione ha leso la par condicio?
La storia non finisce qui…il Tar dirà che non è competente ma, fatto non usuale, entrerà nel merito riconoscendoci come Concessionari di Lavori Pubblici e quindi riconoscendoci, di conseguenza, il diritto soggettivo al riequilibrio economico/finanziario.
Allora uno dice…ti hanno dato ragione…hai risolto tutto….
Nulla di tutto questo. Non sono abituati a perdere e quindi continuano a esercitare il potere nelle loro mani sperando che schiatti. Quello che è successo lo sapete, è inutile parlarne.
Però, pochi giorni fa, sono venuto a sapere che in un verbale della Commissione Sport il Direttore dell’Uff. Sport propone per 4 impianti sportivi revocati da tempo e con sentenze del Consiglio di Stato passate in giudicato di rivedere i piani economici per riequilibrare il piano economico/finanziario.

Chi glielo dice ora all’Avvocatura? A quell’avvocatura che, a seconda delle proprie convenienze tratta i Punti Verdi Qualità alla stregua degli Impianti Sportivi Comunali e altre volte no? 

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