E’ uscito un bando per la concessione di un Impianto
Sportivo Comunale opera del ben noto dirigente…
Senza affrontare argomenti tecnici ho qualche chicca e
qualcuna di queste mi fa incazzare tanta è la cialtroneria della quale siamo
perseguitati.
Uno dei parametri per la valutazione del progetto è l’inserimento
di attività per i disabili. Quando facevo i corsi per gli istruttori di tennis
ai quali ho avuto l’onore di avere tra i miei corsisti diversi disabili come il
compianto Gianni Lanza, grande campione di tennis in carrozzina, e altri tra i
quali alcuni ragazzi down, dicevo sempre che “siamo tutti disabili” e che il
primo disabile sono io poiché ho una grave carenza visiva all’occhio sinistro
dovuta a uno strabismo che mi ha portato a non avere la visione
tridimensionale.
Da oggi invece di chiamarmi disabile mi chiamero’ “affetto da disabilità” e guardate a me
da fastidio ma a chi è vive la sua giornata su un sedia a rotelle potrebbe
anche fargli rodere un bel po’ il culo.
La disabilità non è una malattia. Nonostante le
tante volte che nel linguaggio quotidiano usiamo ancora espressioni come
“affetto da disabilità” o “affetto da sindrome di Down”, come se le persone con
disabilità fossero state colpite da chissà quale malattia.
Certo
il ben noto dirigente scopiazzando di qua e di là non avrà pensato che avrebbe
potuto turbare la suscettibilità di qualche “portatore di handicap” …no scusate
“affetto da disabilità”!
Ma
questo il ben noto dirigente come fa a comprenderlo?
La Convenzione Onu
dei diritti delle persone con disabilità, adottata nel dicembre 2006
a New York e ratificata dall’Italia nel 2009, parla di «persone che presentano una duratura menomazione fisica, mentale,
intellettiva, sensoriale la cui interazione con varie barriere può costituire
un impedimento alla loro piena ed effettiva partecipazione nella società».
Persone, non malati.
«È una questione culturale. Le persone con
disabilità non sono malati. Certo, necessitano anche di trattamenti sanitari,
ma non solo di quelli»
La disabilità è la condizione di chi, in seguito a
una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente
sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo
nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel
partecipare alla vita sociale. Capito
Dottor Serra? Ridotta capacità di interazione sociale e spesso in condizioni
di svantaggio nel partecipare alla vita sociale….Capito Dottor Serra?
Nessun commento:
Posta un commento