lunedì 19 dicembre 2016

#E LE STELLE STANNO A GUARDARE - CHI CERCA TROVA....IL BANDO DEL MAXIMO



Se sei bravo, ma devi essere proprio bravo, ti può capitare,smanettando nel sito del Comune di Roma, di trovare un bando molto, molto interessante sull'ex Punto Verde Qualità Casal Boccone/Maximo. Il bando è stato fatto dall'ufficio PVQ che dipende dal Segretariato e chi può mai pensare che il bando di un impianto sportivo lo faccia il Segretariato.
Una volta entrati nel sito e arrivati alla pagina del Segretariato servono altri 5/6 passaggi per arrivare al bando.
Questo bando per la concessione per 6 anni dell'impianto segue un bando precedente per affidamento temporaneo per un anno che poi è stato prorogato per un altro anno e ora con questo per un altro anno poichè chi vincerà la gara entrerà in possesso a settembre del 2017.
È servito un mutuo di 8.143.000€  per costruire e il Comune lo ha pagato interamente a causa dell'insolvenza della societá concessionaria. Quando i gestori presenti nell'impianto hanno riconsegnato le chiavi il Comune ha gestito direttamente per 2 anni rimettendoci un'occhio della testa, 300.000€ l'anno. Chi gestiva per il Comune lo ha fatto in una maniera molto, ma molto spregiudicata....singolare che si dovesse pagare solo in contanti e che siano scomparse, forse bruciate, gran parte delle ricevute dei pagamenti.
Si giunge ora a questo bando. Un bando europeo che si erge monolitico tra i punti verdi qualità e gli impianti sportivi comunali.
Cosa è il Maximo? Un impianto sportivo o un punto verde qualità?
Se viene considerato un impianto sportivo è destabilizzante riguardo tutte le procedure di gara fatte finora.
Se viene considerato un punto verde qualità è ugualmente destabilizzante.
1. 230.000€ annui come canone di concessione. Senza entrare su come è stato stabilito questo canone, e ce ne sarebbe ben donde, vi sono altri aspetti singolari come quello della manutenzione straordinaria a carico dell'amministrazione. Fino a oggi questa veniva, di solito, fatta dal concessionario che poi si vedeva allungata la concessione proporzionalmente alla spesa. Farla fare direttamente dal Comune, e quindi con i costi "comunali", porterà, quasi sicuramente, a spendere tutti i soldi che l'amministrazione incasserà nei 6 anni di contratto.
2. 230.000€ annui paragonato a quello che pagano gli impianti sportivi comunali è spaventosamente di più. È vero che non applicherá tariffe comunali e che quindi incasserà qualcosa di più però facendo i conti sul piano economico allegato che prevede 1.100 utenti a 60€ mensili a fronte dei 52€ di un impianto comunale si avrebbe un incasso di un centinaio di mila euro in più. Se applicasse tariffe comunali dovrebbe pagare 130.000€ annui che è sempre notevolmente di più di quello che paga un impianto sportivo comunale che poi se applica le tariffe comunali paga solo il 10%. Il mondo dei concessionari di impianti sportivi comunali è impaurito che gli venga negato questo storico privilegio.
3. I concessionari dei punti verdi qualità vedono, al contrario, la possibilità di vedere riconosciute le loro lotte, di quelli onesti, e di poter avere delle condizioni economiche meno onerose di quelle che hanno da sempre dovuto subire. I mutui dei PVQ sono, infatti, particolarmente onerosi e la media dei PVQ paga rate di mutuo intorno ai 600.000€ annui.
Cosa accadrà ora? I grillini manterranno la promessa elettorale che era di armonizzare una volta per tutte questa situazione che vede scandalosamente favoriti i concessionari degli impianti sportivi nei confronti di quelli dei Punti Verdi Qualità, ripeto quelli onesti?

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