Caro Beppe Grillo,
mi chiamo Valentina Scarfagna e Le scrivo in qualità di
Presidente di un Comitato di cittadini, Salviamo il Parco della Mdonnetta, che
sta conducendo una battaglia dura e faticosa, quanto sacrosanta, per difendere
un meraviglioso e virtuoso Punto verde qualità sito nel X Municipio di Roma,
accomunato senza vergogna alcuna dalla precedente Amministrazione a molti altri
sparsi per la città che per anni sono stati gestiti da Concessionari totalmente
sprezzanti delle regole, che con loro comportamento e la complicità di Uffici inetti hanno portato al collasso
l’intero progetto nato negli anni 90.
A tal proposito quello che preme sottolineare e porre alla
Sua attenzione è il comportamento avuto dal Movimento 5 stelle riguardo la
vicenda a partire da quando gli attuali Consiglieri e la Sindaca erano
all’opposizione sia in Campidoglio, sia nel X Municipio roccaforte dell’attuale
capogruppo Paolo Ferrara.
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Il Comitato “Salviamo Il Parco della Madonnetta”
nasce a settembre del 2015 per affiancare il concessionario del Punto Verde
Qualità Madonnetta nella salvaguardia di un bene pubblico.
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La storia del Punto Verde Qualità Madonnetta è
emblematica riguardo ciò che la cattiva politica e la cattiva amministrazione
possano fare contro un bene pubblico e un imprenditore onesto.
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Il Parco della Madonnetta si è distinto
nell’illegalità diffusa dei Punti Verdi Qualità per l’oculatezza
dell’investimento e la gestione attenta al servizio pubblico e il
concessionario è stato l’unico ad avere il coraggio di denunciare pubblicamente
il malaffare dei dirigenti capitolini.
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Il Movimento 5 stelle è stato da sempre vicino
alle problematiche del Parco tanto che l’attuale Capogruppo Capitolino ,Paolo
Ferrara, è stato promotore, quando era capogruppo del X Municipio, di una
Commissione Ambiente nella quale a maggioranza assoluta si chiedeva all’allora
Assessore Competente Alfonso Sabella di affrontare in maniera costruttiva i
problemi riguardo il riequilibrio del piano economico/finanziario riconosciuto
dal Tar del Lazio e poi lo ha visto promotore di una Delibera di Iniziativa
Popolare che in pochi giorni ha raggiunto le 12.000 firme di sottoscrizione.
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L’attuale Vice Sindaco Daniele Frongia in
qualità di Presidente dell’allora Commissione Spending Rewiew basandosi su uno
studio del suo collaboratore di allora, ora Consigliere Comunale e Presidente
della Commissione Sport Angelo Diario ha affrontato il problema dei Punti Verdi
Qualità nel suo libro “E io pago” e cita il Parco della Madonnetta come un
esempio di virtù coinvolto in un brutto scenario di malaffare.
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La Sindaca Virginia Raggi ha, in campagna
elettorale, ha affermato che , qualora fosse stata eletta, avrebbe affrontato
il problema dei Punti Verdi Qualità differenziando tra coloro che avevano
erogato il corretto servizio pubblico e quelli che avevano speculato basandosi
anche Lei sullo studio di Angelo Diario.
Dopo quasi 6 mesi dall’elezione
della Sindaca Raggi nulla è cambiato per il Parco e nessun provvedimento è
stato preso per affrontare in maniera costruttiva il problema. Il risultato è
quello di un enorme danno erariale e l’immobilismo sta notevolmente favorendo
chi ha speculato rispetto a chi ha rispettato lo spirito originario del bando e
la legge.
Comprendiamo quanto sia difficile
affrontare le enormi difficoltà nel gestire una città come Roma, ma non
comprendiamo come non si sia ancora trovata la maniera di risolvere il problema
di un luogo che da oltre 10 anni regala benessere alla cittadinanza. Dire che è
complicato, dire che è difficile, non fare nulla prendendo come giustificazione
che bisogna fare le cose seguendo la legalità nel caso della Madonnetta non è
giustificato, come non è giustificabile farsi ancora comandare da chi i danni
li ha creati.
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Il concessionario ha denunciato nel 2012 le
nefandezze dell’allora Dirigente dell’Ufficio Punti verdi Qualità che in
seguito sarà arrestato dalla Guardia di Finanza
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E’ dal 2008 che lotta per avere le stesse
condizioni economiche della maggior parte degli altri concessionari e che
inspiegabilmente mai gli è stato accordato.
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Nel 2014 il Tar del Lazio lo ha riconosciuto
Concessionario di Lavori Pubblici e gli ha riconosciuto il diritto soggettivo
al riequilibrio del piano economico/finanziario.
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Nel 2015 il Comitato Salviamo Il Parco della
Madonnetta ha presentato una delibera di iniziativa popolare che sarebbe stata
risolutiva e che invece è stata avversata e boicottata dagli uffici comunali.
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Dal settembre del 2015 è in atto una azione di
spoglio nei confronti del concessionario che sta portando alla distruzione dell’impianto
sportivo del parco e al progressivo scadimento del servizio pubblico sempre
esemplare.
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Il comitato è stato protagonista insieme al
concessionario a cavallo tra il 2015 e il 2016 dell’opera di estromissione dal
centro sportivo comunale di una società sportiva che faceva capo a uno dei
maggiori indagati di Mafia Capitale.
L’ottusità degli uffici, che mai hanno voluto differenziare
e considerare l’unicità del parco considerandolo un “compendio
immobiliare” non un parco di 21 ettari
dispensatore di benessere, ha portato a una lotta impari
con da una parte 12.000 cittadini disarmati e un dirigente comunale che in
maniera inetta non ravvisa l’enorme valore e l’enorme interesse pubblico a
salvaguardare il parco e il suo gestore.
Se la “nuova politica” dei 5 Stelle non riesce a
differenziare per distinguere sarà purtroppo complice della vecchia politica
che dice di voler combattere.
Sul Parco della Madonnetta è stata fatta una campagna
elettorale agguerritissima, con attacchi anche feroci a chi ora oggi è
all’opposizione, oggi come ieri si arraffano voti e poi si sparisce? Ancora
vogliamo sperare di no!
Caro Beppe Grillo ascoltaci, vieni a trovarci, vogliamo
farti vedere cosa sta per perdere Roma e cosa il Movimento con 29 Consiglieri
Capitolini e l’appoggio delle opposizioni può salvare.
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