venerdì 21 aprile 2017

La metastasi della società - Silvia Maria Guarnieri

LA METASTASI DELLA SOCIETA’
La nostra società ha delle metastasi. Individui capaci di corrompere il corpo sano di questa società. Il Parco della Madonnetta è stato invaso dalle metastasi. Non siamo riusciti a salvare il Centro Sportivo perchè nessuno ha deciso di bloccare la metastasi. Un cancro ha deciso di far finire un sogno e nessuno lo ha bloccato. Un cancro ha deciso di scrivere la sentenza di morte ad un gioiello… e nessuno lo ha fermato! L’agire degli uffici è colmo di omissioni chiare, eppure nessuno –anche tra di loro, all’interno degli stessi uffici- ha avuto il coraggio di essere voce fuori dal coro: tutti colpiti dalla metastasi. Non posso credere che negli uffici siano tutte cellule tumorali, eppure nessuno ha voluto si facesse chiarezza; lo ha dovuto fare la parte sana della società, quella parte forte e coraggiosa che non ha voluto soccombere al male. Le denunce le abbiamo fatte noi del Comitato. Eppure nel Parco ci sono tantissimi cittadini sani, che forse non sanno che uniti possiamo vincere, perché ancora non è finita la battaglia. A loro mi rivolgo, a loro chiedo aiuto. Sabato alle ore 18,00, al presidio della casetta di legno (davanti alle giostre) ci riuniremo per riorganizzarci, non possiamo far avanzare il cancro. Non abbiate paura, uniti si vince.
Adesso mi rivolgo a Lei, poiché direttamente responsabile di quanto accaduto al Parco della Madonnetta. Lei era a conoscenza del mutuo a tasso insostenibile, del mancato collaudo da parte vostra, del mancato passaggio alla seconda convenzione, della fideiussione inesistente, del diritto del concessionario al riequilibrio del piano economico finanziario… eppure Lei ha agito sempre e solo contro il concessionario ed il Parco virtuoso. Perché? Non mi basta sapere che dovevate coprire le vostre inadempienze, perché non è sufficiente. Non voglio neanche più sentire farneticazioni in punta di cavillo, perché il danno al Parco è enorme! Il Parco riporta danni per milioni per causa vostra! Il concessionario lo avete massacrato con azioni degne di uno stato senza diritto, ossia indegne! Siete subentrati negli affitti, senza preoccuparvi di chi pagava le utenze. Avete sparso fango e menzogne contro il concessionario con la superficialità di gente senza scrupolo. Avete seminato odio in un Tempio… perchè Andrea Ciabocco aveva seminato amore e solidarietà sociale. Voi avete profanato il Tempio. Vero, non è stato solo, Lei ha trovato alleati negli uffici dell’avvocatura, della ragioneria e anche della politica. Personaggi, che erano a conoscenza delle vostre inadempienze e che nulla hanno fatto per fermare il cancro. Complici anche dipendenti sottoposti che non si sono saputi ribellare. Voi siete stati la metastasi di un cancro.
Le volevo comunicare che siamo in lutto per il Centro Sportivo, il nostro amato Centro Sportivo frequentato da tutti. Era meraviglioso, come Lei non può capire, poiché chi semina odio non è in grado di capire la bellezza. Siamo in lutto per l’odio che si è sparso nel Parco come metastasi. Siamo in lutto per tutto quello che hanno rubato, compreso la pace. Immagino non riesca a provare un briciolo di rimorso per i danni che ha provocato la Sua indegna condotta. La condotta irresponsabile è proporzionale alla mancanza di coscienza. Ha avuto anche alcuni affittuari come alleati, indegni anche loro. Non si meritavano un parco così bello e quindi lo hanno sporcato. Non si meritavano la generosità di Andrea ed infatti lo hanno infangato. Tutti oggi sanno che non avevate forza giuridica per revocare il concessionario. Forse, oggi, non avrete neanche più appoggi politici per fare danno… però nel frattempo avete creato macerie sociali.
Sappia che non provo pietà per il suo male. Il suo male è devastante e va estirpato, perché distrugge la parte sana di questa società. Sappia anche che non potrà farsi vanto di quanto ha distrutto al Parco della Madonnetta, perchè l’odio è brutto. Cercheremo di estirpare le sue metastasi, perché distruggono bellezza.
Spero che Dio abbia pietà di Lei!
Lei è una metastasi!

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Andrea Ciabocco "Vi racconto come è stato ucciso un bel sogno" - Il Quotidiano del Litorale

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